Saggi Storici
Zogno Notizie

Edizioni don Giulio Gabanelli, stampa Carminati Stampatore, Almè - Zogno

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Nuovo eccezionale ritrovamento tra i fossili di Zogno

(n. 2, aprile 1998)


Venerdì 30 gennaio 1998 alle ore 20,30 al Museo della Valle di Zogno si è tenuta una conferenza patrocinata dal Museo stesso e dall'associazione "Amici della Preistoria di Zogno" riguardante i preziosi pesci fossili rinvenuti nel territorio del nostro comune.
Relatore della conferenza, che ha visto la partecipazione di un centinaio di persone, è stato il professor Andrea Tintori dell'Università degli Studi di Milano, sezione Scienze della Terra, il quale ha illustrato come dal 1976 ad oggi tra i fossili ritrovati ad Endenna e a Poscante si siano individuate oltre 50 specie diverse e nuove rispetto agli scarsissimi ritrovamenti coevi del resto del mondo: soprattutto dell'Austria e della Germania.
Egli ha insistito molto sulle caratteristiche di ricchezza, unicità e qualità eccezionale dei giacimenti di Zogno augurandosi vivamente che questo patrimonio scientifico e culturale possa essere conservato e ampliato per iniziativa delle autorità pubbliche locali.
L'illustrazione è stata completata dalla proiezione di diapositive che hanno mostrato come a Zogno circa 220 milioni di anni fa ci fosse un ambiente marino del tutto paragonabile a quello dei mari tropicali attuali con fauna e flora assai ricca e variegata.
Degli abitanti di quel mare sono giunti sino a noi sotto forma di fossili alcuni stupendi esemplari già ampiamente illustrati in vari numeri di Zogno Notizie di anni passati e recenti (1) e che qui vale la pena di ricordare brevemente.

PARALEPIDOTUS : pesce dalla corporatura robusta e possente, quasi tozza; lento nel nuoto ma buon manovratore; poteva sfiorare il metro di lunghezza.

SAURICHTYS : dalla forma molto affusolata con la testa sottile e assai lunga; non essendo un buon nuotatore assaliva le prede effettuando scatti con velocità incredibili; gli esemplari di Zogno superano il metro di lunghezza.

BREMBODUS RIDENS : aveva forma discoidale con ampie pinne multicolori dall'effetto assai scenografico; il loro diametro medio è di 12 centimetri.

SARGODON TOMICUS : pesce simile al precedente ma assai più grande e dalle abitudini solitarie anzichè di branco; le sue dimensioni superano i 60 centimetri.

CELECANTIDE : assai raro, con la testa piatta e di grandi dimensioni (l'esemplare incompleto di Zogno supera i 60 centimetri); le sue abitudini di vita non sono ancora ben note e pare che sia il progenitore di molti pesci che oggi vivono nell'oceano Indiano.

GABANELLIA AGILIS : predatore di circa 30 centimetri simile ad un piccolo tonno ma molto più veloce; il nome è dedicato al nostro parroco don Giulio Gabanelli.

PHOLIDOPHORI : sono di piccola taglia e di grande varietà; paragonabili alle sardine, alle acciughe o ai pesci azzurri attuali costituivano il cibo di quasi tutti i predatori marini di quell'epoca.

PLACODONTE : a differenza di tutti i casi precedenti è un rettile marino che poteva vivere in parte sulla terra; l'esemplare di Zogno è ormai famoso e unico al mondo per le sue dimensioni (circa 2 metri) e per le sue caratteristiche di conservazione.

ENDENNASAURUS : rettile prevalentemente di terra ma in grado di nuotare; specie nuova scoperta pochi anni fa e per questo motivo ha preso il nome dal luogo del ritrovamento (Endenna); può superare i due metri di lunghezza.

Il professor Tintori ha illustrato poi altre diapositive di altri reperti che si trovano nei laboratori dell'Università di Milano ma provenienti sempre da Zogno. Tra questi spiccano forme straordinarie di coralli, stelle marine, ricci di mare, strani gasteropodi, piccoli pesci volanti e meduse con diametro superiore a 50 centimetri!

Infine ha mostrato in anteprima assoluta il ritrovamento recente di un nuovo rettile marino dalle dimensioni eccezionali di 4 metri! Questo esemplare è ancora in fase di pulitura e di studio e al momento non si è in grado di dire con certezza quale specie rappresenti. Si tratta comunque di un ritrovamento estremamente importante dal punto di vista scientifico e culturale. Non possiamo che unirci alle parole del professor Tintori augurandoci che anche questo meraviglioso esemplare possa trovare posto in futuro in un museo civico locale arricchendo la collezione che oggi è ospitata in modo temporaneo al museo della Vicaria di S. Lorenzo.

Pur rischiando di apparire ripetitivi non possiamo che sollecitare ancora una volta le autorità pubbliche di Zogno perché non si lascino sfuggire questa ennesima e grandissima opportunità per il nostro paese.                     

Il presidente dell'associazione Amici della Preistoria di Zogno   Dr.  Giuseppe  Pesenti


BIBLIOGRAFIA
1) Zogno Notizie: dicembre 1979; giugno 1990; febbraio 1991; marzo-aprile 1991; giugno 1991; aprile 1995; aprile 1997.