Saggi Storici
Zogno Notizie

Edizioni don Giulio Gabanelli, stampa Carminati Stampatore, Almè - Zogno

1|2|3|4|5|6|7|8|9|10|11|12|13|14|15|16|17|18|19|20|21|22|23|24|25|26|27|28|29


Note al documento sul ponte di Tiolo - Ambria

(n.5, ottobre 1996)


Nel nome di Cristo – Amen – il nove novembre 1505, nell’indizione ottava, nella località di Bracca di Valbrembana Superiore, episcopato di Bergamo, sulla pubblica strada davanti alla casa di abitazione di Giovanni detto Agalosti di Zubione, alla presenza dei testimoni: Venturino di Cumino Cortinovis di Fieno, M° Giovanni del fu M° Venanzio di Zogno, Antonio del fu Giovanni Martino Gariboldi di Zogno e M° Bombello figlio del M° Donato Noris di Rigosa, tutti bergamaschi che asseriscono di conoscersi tra di loro e l’infrascritto M° Giovanni del fu M° Gabriele Lazzaroni per me notaio e io notaio infrascritto quivi in pubblico e generale consiglio dei congregati e degli uomini tutti e dei vicini del comune di Bracca e di Spino della Valbrembana Superiore e Inferiore, episcopato di Bergamo, qui convocati e congregati e ad alta voce proclamati e ammoniti “more solito” dapprima e dichiaratisi tutti vicini del detto comune di Bracca e di Spino di cui tutti i presenti sono scritti in calce e sono incaricati di promuovere le cose infrascritte: il sig. presbitero Pietro beneficiale della detta chiesa di S. Andrea di Bracca, il sig. presbitero Verardo beneficiale del detto comune del Pagliaro e Zanni figlio di Lazzarino console del detto comune di Bracca, Costantino figlio del M° Lazzaro e Gottardo figlio di Giovanni Falgeri, Battista figlio di Bartolomeo Lazzaroni, Filippo figlio di Zanni Capro Astori, M° Bernardo figlio di Lazzaro Calegari e Donato figlio di Antonio Maffeis e Pietro figlio di Moretto Mazucori e Bonomo di Alessandro e Antonio detto Galeotto figlio di Oberto e Taddeo detto Galeotto figlio di Pergaso e Bettino figlio di Bertoletto e Francesco figlio di Giovanni Bergasi e Martino figlio di Pietro detto Grasso e Andrea figlio di Casleti e Appandrio figlio di Cumino, Lorenzo figlio di Pietro Feraroli e Giovanni detto Tapino, Lazzaro figlio di Gasletti e Francesco figlio di Antonio, sig. Giovanni detto Trizambo, Andrea detto Cortarolo, sig. Bernardo figlio di Bartolomeo detto Tuppi, Bernardo figlio del M° Ventura Fagioli, M° Giovanni fattore figlio di Confanino, M° Bartolomeo figlio di Lazzaro, tutti vicini del comune di Bracca che agiscono in nome e per conto di tutti gli altri uomini e vicini del detto comune di Bracca e per i quali promettono di obbligarsi    anche con tutti i loro beni e cose, salvo tuttavia il diritto ed eventuale giudizio che possa insorgere, affinchè si dia compimento (all’opera del ponte). Tutti questi suddetti vicini sono più di due delle tre parti degli uomini e vicini del detto comune di Bracca, e ciò da una parte. E dall’altra parte : il sig. Antonio detto Tedesco figlio di Pasino Caboti sindaco di Spino e procuratore di tutti gli uomini e vicini del detto comune e Carte di Spino di Valbrembana Inferiore, episcopato di Bergamo, a favore dei quali, cioè di tutti gli uomini e vicini di Spino, promise e promette impegnandosi con tutti i suoi averi sia mobili che immobili (a promuovere la costruzione del ponte), e Castilone figlio di Pasino Berlendis e Bartoletto figlio di Antonio Gervasoni di Spino dichiarano di avere un’età oltre i vent’anni ciascuno e si impegnano espressamente a sostenere (l’esecuzione dell’opera) che il tutto avvenga nel miglior modo e forma e titolo e quanto meglio sia realizzabile in forza del loro intervento sia in nome proprio e sia di tutti quelli che rappresentano e che hanno potere coi quali tutte le cose predette furono ben calcolate, progettate e ordinate sotto la responsabilità dei quali si debbono realizzare, pertanto : il sig. Lazzaroni figlio del M° Lazzaro Muttoni di Bracca e Marco figlio di Giovanni Falgeri e Bartolomeo figlio di B. Taddeo Lazzaroni e Giovanni detto Malosito figlio di Bonadeo Abiatici e il sig. Antonio figlio del detto Todeschini fu Pasino dei Calvi e qualsiasi altro infrascritto devono impegnarsi nel miglior modo che esista, in collaborazione con gli inviati, coi sindaci, coi procuratori e coi vicini nella costruzione di un ponte sopra il fiume Brembo della Valbrembana Inferiore che congiunga la contrada dell’Ambria con la contrada di Tiolo nel comune di Zogno elevando solidi piloni e innalzando pile ed arco opportuno su fondamenta sicure d’ambo i lati del fiume Brembo affinchè il ponte abbia e possa avere perpetua duratura obbligando i rispettivi comuni di Bracca e di Spino a sostenerne le spese. Intanto si procede a precisare la scelta dei materiali da impiegare e richiesti dall’adeguatezza dei lavori nel mentre si decidono pure eventuali ammende per i contravventori .. (continua ..) 

Questo documento, ripescato all’Archivio di Stato di Bergamo, non è stato di facile lettura soprattutto nella seconda parte qui riprodotta per cui a un certo punto s’è dovuta abbandonare la traduzione letterale per adottare una lettura a senso e anche questa in maniera molto approssimativa di cui se ne chiede venia. Ciò che risulta chiaro è il fatto che il ponte costruito sul Brembo tra l’Ambria e Tiolo nel 1505 si deve all’iniziativa dei comuni di Bracca e di Spino i quali se ne assunsero completamente ed esclusivamente le spese.

Notaio : Antonio Cortinovis fu Gasparini di Costa Serina.                    Don Giulio Gabanelli 

 

 NOTE AL DOCUMENTO SUL PONTE DI TIOLO-AMBRIA
Questo documento così accuratamente e pazientemente tradotto dal nostro parroco Don Giulio è stato segnalato dall'amico Pasinelli Carlo Bortolo di Fonteno che l'ha trovato in modo casuale durante ricerche su altri argomenti storici.
Si deve essere particolarmente grati per questa segnalazione poichè questo documento è l'originale di una delle copie fatte in modo riassuntivo oltre due secoli più tardi e servite per un lungo dibattito politico-amministrativo sulla ricostruzione del ponte di Ambria crollato per una forte piena del Brembo nel 1755.
Questo problema era già stato illustrato in Zogno Notizie dell'agosto 1982 e in quella sede era già stata ipotizzata l'esistenza di un documento simile con tale data. Ora il ritrovamento dell'originale non solo conferma l'esattezza di quelle ipotesi ma arricchisce anche la storia di Zogno di un prezioso tassello considerando il carattere di unicità e la notevole antichità di questo documento.